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La casa per gli Anziani

Come vedo la nuova casa per la mia terza età? Facile: vedo la casa che si desidera ad ogni età :un luogo dove ... crescere sereno, trovare spazi adatti e tempi giusti per se stessi, provare sensazioni di benessere, curare l'equilibrio tra mente e corpo, coltivare amicizie ed interessi per mantenere sempre una grande vitalità interiore!

Il declino intellettuale di una persona non deriva necessariamente dal processo di invecchiamento biologico. Spesso è conseguenza di un vissuto di stress psico-emotivo, legato ad esempio alla morte del coniuge e quindi alla solitudine, all’insicurezza economica, alla salute fisica. Ciò a volte impedisce lo svolgimento delle normali attività quotidiane rendendo inadeguato il luogo di residenza.
 
Il progetto ha lo scopo di prevenire queste forme di stress e creare un luogo in cui l’anziano possa ritrovare un po’ di amore, allegria, fiducia negli altri e in se stesso.
 
La configurazione planimetrica si basa sull’organizzazione degli spazi in funzione delle seguenti esigenze di socializzazione, al fine di creare un senso d’insieme nel rispetto delle singole diversità e dei necessari spazi personali, in quanto ogni essere umano è unico, segnato dagli eventi della vita diversamente dagli altri:
1. esigenza di socializzazione BASSA: l’alloggio è lo spazio adatto alla privacy ed alla comunicazione interiore; 
2. esigenza di socializzazione MEDIA: le due aree di sosta individuate dai gazebo in fondo al corridoio, sono spazi adatti ad una comunicazione ristretta tra piccoli gruppi di persone;
3. esigenza di socializzazione ALTA: i locali soggiorno, pranzo, sala riunioni e spettacoli sono spazi adatti ad una comunicazione allargata, con possibilità di interscambio anche con ospiti esterni.
 
Tra la vivacità delle aree comuni e ricreative e la tranquillità del proprio alloggio, il corridoio è stato progettato come un “percorso a contatto con la natura”. Di solito i corridoi, in strutture di questo genere, si presentano come spazi insignificanti con porte tutte uguali, indistinguibili, talvolta angoscianti perché ricordano quelli degli ospedali. Questo percorso di collegamento, invece, vuole avere una duplice funzione: Incentivare gli anziani ad uscire dal proprio alloggio per cercare la condivisione e la cooperazione con gli altri. Tale percorso, pur essendo chiuso, permette agli ospiti di “uscire all’aperto” anche quando è inverno, anche quando la salute fisica impedisce di raggiungere le attività ricreative esterne. Creare la “strada del rientro a casa”. Tale percorso, una piacevole passeggiata lungo un viale alberato illuminato, permette agli ospiti di ritrovare il proprio equilibrio tra le attività che richiedono relazioni sociali a volte caotiche (ad es. il pranzo, la palestra, il ballo, ecc) ed il silenzio del proprio alloggio. E quale esempio migliore della NATURA per infondere equilibrio, serenità, bellezza e salute!
Poiché l’anziano, a volte per un meccanismo di difesa, tende a perdere la “memoria recente” si è cercato di dotare il percorso di molteplici indizi visivi per aiutarlo, attraverso i sensi, a raggiungere gli spazi desiderati. Ad esempio, per distinguere la porta del proprio alloggio si è pensato di caratterizzare ciascuna porta con l’immagine di un fiore di facile riconoscimento. Sarà bello rientrare a “casa margherita”, piuttosto che a “casa papavero” … ed i nipoti saranno invogliati ad andare a trovare i loro nonni!
(© 2012 Arch. Tiziana Gerardi)